Sociologia delle religioni
Il volume racconta in che modo le religioni sono diventate oggetto di studio di una scienza relativamente giovane come la sociologia. A partire dagli autori più rappresentativi – da Comte a Luhmann – l’intento è fare emergere i concetti fondamentali che dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi costituiscono la cassetta degli attrezzi per un’analisi sociologica dei fenomeni religiosi.
Due testi classici di Durkheim e Weber e due grandi inchieste recenti di tipo quantitativo consentono di osservare il passaggio dalla teoria all’analisi dei fenomeni e dei comportamenti, mentre lo studio della religione come organizzazione permette di illustrare come da un messaggio originario si sviluppino vie spirituali e modelli profondamente differenziati. Ciò consente, tra l’altro, di individuare analogie e differenze tra il cristianesimo, l’ebraismo, l’islam, l’induismo e il buddhismo.
Ma che cosa significa concretamente studiare e analizzare con gli strumenti della sociologia della religione alcuni temi oggi emergenti? Conflitti religiosi, guerra e martirio, ma anche genere, comunicazione, politica, economia e carisma vengono messi sotto osservazione al fine di cogliere prospettive originali per la comprensione del mondo contemporaneo.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
II. Organizzarsi per l’eternità. III. Religiositàe spiritualità. IV. Il fattore religionenella società contemporanea. Conclusione.
Con EDB ha pubblicato una conversazione con Antonia Arslan dal titolo Rimozione di un genocidio. La memoria lunga del popolo armeno (2015) e Sociologia delle religioni (2016).